di Alice Deledda
Il primo giorno del campo estivo ad Orani inizia con una visita imprescindibile dal Museo Nivola, che ci ospita nei suoi spazi per le nostre attività. Dopo il saluto di Luca Cheri, Direttore del Museo, ci accompagna nelle sale Alessandro Floris, architetto e responsabile dell’assetto museale dal 2015: è a lui che si deve la scelta di destinare lo spazio dello storico lavatoio alle mostre temporanee, che affiancano la visita alla collezione permanente.
Dopo la visita guidata ci siamo spostati in aula didattica per organizzare il lavoro della settimana. I gruppi di lavoro hanno continuato a lavorare alla realizzazione delle schede sugli oggetti culturali realizzati dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Francesco Delitala”, accompagnati da alcune studentesse liceali (Liceo Ginnasio Statale Giorgio Asproni di Nuoro) che partecipano al PCTO promosso dal Museo. Il gruppo che dedica la ricerca allo spazio urbano ha incontrato nella sede del Comune l’architetto Luca Ruiu, Responsabile dell’Ufficio Tecnico per il “Pergola Village”, l’ambizioso progetto di Costantino Nivola mai messo in opera che vuole unire le vie del paese sotto gli intrecci della vite. La realizzazione ad oggi è affidata allo studio architettonico di Stefano Boeri.
Nel pomeriggio si è tenuto l’incontro con Jorma Ferino, della SJM tech, società specializzata in modellazione grafica 3D, progettazione e sviluppo siti web, grafica e studio d’immagine. Il seminario è ruotato attorno al gaming applicato in campo culturale, che permette di studiare, promuovere e valorizzare il patrimonio grazie alle interfacce videoludiche, alle simulazioni 3d, alla realtà virtuale, e altre tecnologie all’avanguardia. Tra i diversi progetti abbiamo visto “Arrubiu”, che permette di visitare virtualmente il nuraghe di Arrubiu di Orroli; la simulazione della navigazione di una barca fenicia in arrivo a Tharros ed applicazioni di Virtual Reality per musei. Spinti dalla curiosità abbiamo provato gli occhiali visori della realtà virtuale e abbiamo visto la ricostruzione di una casa punica.
La prima giornata si chiude con la cena alle cumbessias, le strutture costruite sul Monte Gonare che ospitavano i pellegrini e dove si svolge ancora oggi il novenario dedicato alla Nostra Signora di Gonare.
Le foto sono di Rita Deidda.