Cosa è successo al LUDiCa il 18 settembre?

di Clarissa Porcu

Il quarto appuntamento del ciclo di seminari LUDiCa 2025 ha avuto come protagonista il Professor Raffaele Argiolas, docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari. Il tema dell’incontro, come anticipato dal titolo, è stato il GIS (Geographic Information System) applicato alla cartografia storica.

Ad aprire i lavori è stato il Professor Salice, che ha sottolineato come il seminario si inserisca all’interno del progetto di avvio di un laboratorio di ricerca dedicato alla cartografia digitale, una realtà ancora assente in Sardegna ma ritenuta sempre più necessaria.

Nonostante qualche difficoltà tecnica dovuta alla connessione – il relatore si trovava infatti in Cina e ha partecipato tramite Teams – il professor Argiolas ha introdotto con chiarezza la parte più tecnica del tema, spiegando cosa si intenda realmente quando si parla di GIS.

Che cos’è il GIS?

Il Geographic Information System è un sistema informatico in grado di collegare informazioni spaziali e dati descrittivi, restituendo mappe capaci di integrare e sovrapporre dati complessi provenienti da fonti differenti.

Nato come strumento per discipline quali la geologia e la pianificazione urbana, il GIS è stato progressivamente adottato anche dalle scienze umanistiche e, in alcuni casi, dalla ricerca storica.

Proiezioni cartografiche e coordinate

Il professor Argiolas ha illustrato i principi che regolano l’uso del GIS, soffermandosi in particolare sulle diverse proiezioni cartografiche (cilindrica, conica e piana) e sull’importanza della loro scelta.

La selezione di una proiezione rispetto a un’altra dipende infatti dal tipo di dato che si desidera preservare. Un esempio efficace è offerto dal sito The True Size che mostra come la rappresentazione delle dimensioni di uno Stato vari sensibilmente a seconda della sua posizione sulla mappa.

Accanto alla proiezione, è fondamentale scegliere anche il giusto sistema di coordinate (CRS) per ridurre al minimo le distorsioni e garantire l’affidabilità delle informazioni.

Raster e vettoriali: i formati dei dati

Nel lavoro con il GIS entrano in gioco principalmente due tipologie di dati: 1) Raster: griglie di pixel, ciascuno contenente informazioni cromatiche; 2) Vettoriali: dati geometrici generati matematicamente, noti nei software GIS come shapefile.

Sul portale del progetto LUDiCa è disponibile una sezione dedicata alle risorse cartografiche, che comprende banche dati utili per scaricare shapefile e altre tipologie di materiali.

Esempi di applicazione storica

Durante una breve interruzione dovuta alla caduta della connessione, il professor Salice ha condiviso alcuni esempi di applicazione del GIS allo studio storico-cartografico.

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