Docenti e Seminari | 2023

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LUDiCa si avvale della collaborazione di esperte ed esperti di ambiti scientifici e professionali diversi che, con le loro conoscenze, aiutano gli studenti a orientarsi nel mondo dell’umanistica digitale e pubblica e ad approfondire la conoscenza i tema della ricerca al centro delle diverse edizioni del laboratorio.

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12 giugno 23 | Aula 6 | ore 15 » Apertura del LUDiCa 23

Parte 1. Digital humanities, storia digitale, storia pubblica: definizioni, pratiche, strumenti

Parte 2. Impostare una ricerca e dominare un testo: dalle bibliografie digitali con Zotero agli editor di testo

26 giugno 23, ore 15 » In nome del santo rubato. Antico e le sue città tra migrazioni interne e diaspore mediterranee

Al Campo estivo racconterò il ruolo svolto dal culto di Sant’Antioco nella fabbricazione di nuovi equilibri politici, sociali ed economici nel Regno di Sardegna tra Cinquecento e Settecento. Discuterò anche del come, alla luce di questo Santo, sia possibile osservare da una prospettiva nuova l’intreccio tra grandi e piccole mobilità, di portata locale e mediterranea, con impatti evidenti e poco noti sui processi di fabbricazione di nuove cittadine e di scrittura dei sentimenti di appartenenza locali.

Giampaolo Salice è professore associato di Storia Moderna all’Università degli studi di Cagliari. Ha scritto saggi e monografie a circolazione internazionale sui temi della diaspora e delle mobilità mediterranee in rapporto alle politiche di colonizzazione interna e ripopolamento. Ha fondato e dirige il LUDiCa. È responsabile scientifico dei programmi di ricerca «Colonizzazioni interne e migrazioni» e «Atlante per la Storia Marittima della Sardegna» (ASMSA). È componente del Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH) e del Consiglio Direttivo del Centro Interuniversitario per la ricerca e lo sviluppo della Public History (CISPH).

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14 giugno 23 | Aula 6 | ore 15 » Da oggetti culturali a oggetti digitali: descrizione, metadatazione e geolocalizzazione con il software Omeka-S

Durante il LUDiCa 2023 presenterò il gestore di contenuti Omeka-S. Mostrerò agli studenti come utilizzarlo per descrivere, metadatare e geolocalizzare in forma standardizzata diverse tipologie di oggetti culturali come documenti archivistici, beni archeologici, risorse fotografiche e audiovisive, interviste e altri. Dopo una prima fase teorica proporrò un approccio pratico affinché la classe possa subito familiarizzare con lo strumento e inserirlo nel flusso di lavoro del laboratorio.

Beatrice Schivo è dottoranda di ricerca in Storia Moderna all’Università degli Studi di Cagliari con un progetto che traccia commercio, circolazione e uso degli schiavi e dei liberti mussulmani nel regno di Sardegna e nel Mediterraneo nella prima metà del Seicento. Nel suo lavoro unisce le metodologie tradizionali della ricerca storica a quelle dell’umanistica digitale.

15 giugno 23 | Aula 6 | ore 15 » QGIS e Geonode. Fonti archivistiche, cartografiche e tecniche informatiche per lo studio della guerra di ‘corso’ nel basso Sulcis del XVII secolo

Al LUDiCa 2023 mostrerò come ho utilizzato i software QGIS e Geonode per georeferenziare una mappa del XVII secolo e includere dati provenienti da fonti d’archivio per lo studio della guerra di ‘corso’ nel basso Sulcis durante questo periodo.

Álvaro Casillas è ricercatore post-dottorato Margarita Salas dell’Università di Alcalá (Spagna), assegnato all’Università degli Studi di Cagliari e all’Università Complutense di Madrid. I suoi interessi di ricerca sono la storia marittima, la storia dell’informazione nel mondo mediterraneo moderno e le digital humanities.

16 giugno 23 | Aula 6 | ore 15 »  Introduzione alla storia orale: per una pratica dell’ascolto.

Al LUDiCa introdurrò la pratica della storia orale e condividerò indicazioni e suggerimenti metodologici per condurre interviste sul territorio.

Laura Longo insegna Scienze Umane nelle scuole secondarie di secondo grado in Sardegna. Laureata in Comunicazione pubblica, sociale e politica, ha un dottorato di ricerca in Storia delle donne e delle identità di genere, conseguito all’università L’Orientale di Napoli. È socia AISO e collabora, in veste di sociologa e formatrice, con diverse associazioni del terzo settore

16 giugno 23 | Aula 6 | ore 15 » Fonti orali: percorsi di ricerca in Sardegna

Al LUDiCa 23 racconterò il mio approccio con la storia orale, esaminando inizialmente il diverso utilizzo delle interviste nelle ricerche svolte sull’industria conciaria a Sassari e sull’evoluzione  del distretto sugheriero della Gallura.

Esaminando la monografia sulla borgata mineraria dell’Argentiera, mi riferirò in particolare al capitolo sull’occupazione dei pozzi durante il lungo sciopero che sconvolse il comparto metallifero sardo nei primi mesi del 1949, mettendo a confronto  le diverse testimonianze raccolte anche nell’Iglesiente. Mi soffermerò quindi, utilizzando anche alcuni esempi tratti dal mio sito,  sulle fonti orali raccolte sulla parabola  dell’industria petrolchimica; e accennerò, infine, alle ricerche ancora in corso relative alla storia del movimento sindacale e al caso di Ottana.

Alessandro Ruju (Sassari, 1949) è uno studioso della storia economica e sociale della Sardegna. Fa parte dell’Aiso (Associazione italiana di storia orale) e della SisLav (Società italiana di storia del lavoro). Il sito sandroruju.it offre un quadro articolato delle sue ricerche.

16 giugno 23 | Aula 6 | ore 15 » Interviste in differenti scenari di ricerca: riflessioni e criticità

Nel mio intervento a LUDICa 2023 condividerò con i partecipanti alcuni spunti e criticità sulla raccolta delle fonti orali e sulle tecniche di intervista in differenti scenari di ricerca qualitativa in ambito storico

Manuela Deiana, PhD, è docente di Histoire (storia veicolata in francese) in un Liceo classico europeo. Laureata in Scienze Politiche e in Storia, ha conseguito un Dottorato di ricerca in Storia e Relazioni internazionali dell’Africa e il Master in Public and Digital History (UNIMORE). Collabora con AISO e lavora come formatrice per docenti europei nell’ambito della storia e della didattica della Shoah.

26 giugno 23 | Montegranatico Sant’Antioco | ore 15 » Sant’Antioco e il suo mare nei documenti dell’archivio storico comunale

Al LUDiCa 23 offrirò una panoramica sui documenti dell’Archivio Storico di Sant’Antioco che ci raccontano i complessi rapporti degli antiochensi col mare (e le tante storie d’acqua) lungo i secoli dell’età moderna e contemporanea. Storie di arabi, turchi, barbareschi del nord Africa che hanno terrorizzato gli abitanti dell’isola; storie delle attività delle peschiere e delle tonnare, dal periodo feudale alla nascita della Società Cooperativa Pescatori “Sulcis”, al ruolo svolto dalla portualità insulare in rapporto con le miniere di carbone Sulcis attive a seguito della fondazione di Carbonia nel 1938. Il seminario è rivolto agli studenti per guidarli nella ricerca archivistica locale durante il campo estivo.

Marco Massa è archivista ed operatore culturale. Dal 1991 è presidente della cooperativa Studio 87, specializzata nl recupero, riordino e valorizzazione degli archivi di enti pubblici e privati. Negli ultimi venti anni ha organizzato e coordinato numerse mostre e convegni che hanno raccontato le storie delle comunità locali del territorio e dell’isola sulcitana. Ha partecipato a diverse rassegne internazionali e svolto ricerche in importanti istituzioni archivistiche italiane ed europee. Dal 2000 dirige l’Archivio Storico del Comune di Sant’Antioco.

26 giugno 23, ore 21 » Antioco santo sulcitano o mauritano? Immagini di Sant’Antioco in età moderna

Al campo estivo Ludica racconterò la trasformazione che tra XVI e XVII secoli cambia l’aspetto formale e iconografico delle immagini devozionali riferite a Sant’Antioco. Le cause di questo mutamento risiedono in ragioni stilistiche e di gusto, ma sono anche in parte riconducibili a questioni di natura sociale e culturale. L’analisi di questo fenomeno sarà occasione per riflettere sulle dinamiche di produzione e circolazione delle immagini, soprattutto quelle devozionali, in relazione al contesto di destinazione e alla dimensione marittima delle mobilità mediterranee.

Storico dell’arte, Mauro Salis è docente a contratto presso i due atenei sardi e ricercatore affiliato all’Institut Català de Recerca en Patrimoni Cultural di Girona. Si occupa di pittura dei secoli XV-XVI e di scultura in legno dei secoli XVII-XVIII nell’ottica della circolazione mediterranea con sguardo privilegiato alla direttrice Italia meridionale-Sardegna-Levante iberico. Sul versante della iconografia studia l’impatto sociale e culturale delle immagini e le loro trasformazioni lungo le rotte del Mediterraneo occidentale.

 

27 giugno 23, ore 21 » Coinvolgimento e partecipazione dei cittadini all’adattamento al cambiamento climatico. L’esempio delle comunità costiere del Mare d’Irlanda

Al campo estivo Ludica vi racconterò la mia esperienza come parte del gruppo di ricerca del progetto Interreg CCAT (Coastal Communities Adapting Together). Il progetto pilota, terminato nel 2022 e finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, ha posto le basi per sviluppare e migliorare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici delle comunità costiere del Mare d’Irlanda attraverso il coinvolgimento dei cittadini come parte attiva nel processo di cambiamento. Le attività promosse hanno utilizzato metodi e strumenti innovativi come il co-design, i progetti di mappatura partecipata, i geogames, i giochi interattivi e le risorse digitali per l’apprendimento

Chiara Cocco è ricercatrice della University College Dublin e insegna nel Master in Architecture, Urbanism and Climate Action. Attualmente è coinvolta in diversi progetti e iniziative internazionali finanziate dalla Commissione Europea e coordina un progetto PNRR in Irlanda. La sua ricerca si concentra principalmente sull’uso delle tecnologie digitali per il coinvolgimento dei cittadini nell’osservazione, nell’interpretazione e nella co-progettazione dei loro luoghi e delle problematiche locali..

28 giugno 23, ore 21 » Il sogno di diventare città. Architetture ed opere pubbliche a Sant’Antioco tra Otto e primo Novecento.

Al LUDiCa 23 parlerò delle profonde trasformazioni urbane e architettoniche di Sant’Antioco tra età moderna e contemporanea. L’Archivio Storico del Comune conserva preziose testimonianze documentarie sugli investimenti condotti dall’amministrazione civica nei decenni seguenti l’Unità d’Italia. La fabbrica del nuovo Municipio, la ricostruzione del ponte di collegamento con l’isola madre, moderne opere idrauliche, la lunga e complessa trasformazione del porto sono alcune delle iniziative dietro le quali si nasconde un modello di città borghese, signorile e imprenditoriale concretizzatosi nel secolo XX. Il nuovo disegno del fronte mare e l’obiettivo di elevarsi ad efficiente punto d’imbarco per i prodotti minerari del bacino del Sulcis elevano la riforma del porto isolano tra le iniziative infrastrutturali più interessanti nella Sardegna tra Otto e Novecento. Il contributo di affermati protagonisti della scena architettonica sarda conferma le attenzioni rivolte all’evoluzione urbana antiochense e l’entità degli investimenti in gioco.

Marcello Schirru è ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari dove insegna Storia dell’Architettura delle Età Moderna e Contemporanea. Le sue ricerche analizzano temi e dinamiche dell’architettura tra il Cinquecento e il primo Novecento, con particolare attenzione al contesto Mediterraneo e alla Sardegna. I risultati delle ricerche sono stati esposti in conferenze e pubblicazioni anche a carattere internazionale. È vicepresidente della Sezione Sardegna dell’Istituto Italiano dei Castelli e socio dell’Associazione Italiana di Storia dell’Architettura e dell’Associazione Italiana Storia della Città.

29 giugno 23, ore 21 » Alla scoperta del mare negli archivi minerari sardi

 

Al LUDiCa 23 racconterò il rapporto tra il mare e la miniera nella Sardegna contemporanea attraverso le fonti documentali degli archivi delle società del comparto estrattivo. Un rapporto che ha plasmato il territorio e ha ridefinito spazi; un’architettura industriale che dal sottosuolo giunge fino alle coste sud-occidentali dell’isola e che, in alcune zone, ha seminato piccole e ancora inesplorate tracce. I casi più studiati, ad esempio Porto Flavia, possono restituirci elementi comparativi verso realtà meno conosciute, ugualmente interessanti e importanti per le comunità di riferimento.

Eleonora Todde insegna Archivistica nell’Università degli Studi di Cagliari, dove è anche referente del progetto di descrizione e digitalizzazione dell’Archivio storico dell’Ateneo. I suoi temi di ricerca sono il riordinamento, la descrizione e l’applicazione dell’informatica ai patrimoni documentari, sia pubblici che privati, e gli archivi di impresa con attenzione specifica a quelli minerari.