Cos’è successo il 18 maggio?

In questo terzo appuntamento del L.U.Di.Ca. 2021 abbiamo aggiunto nuovi strumenti alla nostra “cassetta degli attrezzi” dell’umanista digitale. Dopo una breve ripresa del concetto di metadato e della sue applicazioni, indispensabili per l’identificazione, il riordino e la condivisione dei documenti, la nostra attenzione si è focalizzata proprio sull’aspetto della condivisibilità, ovvero la possibilità, grazie a questi strumenti, di organizzare un lavoro di ricerca in maniera collaborativa. Il software Zotero, per la raccolta, l’organizzazione e la citazione delle fonti, può essere infatti facilmente utilizzato anche per la costruzione di biblioteche collaborative, nel pieno spirito dell’open source; consentire cioè, anche a persone dislocate in spazi diversi, di lavorare insieme alla costruzione in condivisione di progetti realmente sostenibili e interdisciplinari. Abbiamo poi fatto la conoscenza di Tropy, applicazione che ci permette la trascrizione digitale e la metadatazione di documenti fisici, ma soprattutto di Omeka, software open source on line per la descrizione degli oggetti digitali, particolarmente adatto per affrontare i percorsi didattici del Laboratorio. Quest’anno utilizzeremo Omeka S, il content management system con il quale daremo vita al portale LU.Di.Ca 2021 nel rispetto degli standard di descrizione, creando delle vere e proprie collezioni di beni culturali digitali collocate in maniera puntuale e coerente e interconnesse con altre numerose risorse on line. Post a cura di Giacomo Carmagnini (grafica) e Daniela Cocco (testo) #ludica #digitalhumanities @univca

di Giacomo Carmagnini (grafica) e Daniela Cocco (testo)

Nel terzo appuntamento del L.U.Di.Ca. 2021 abbiamo aggiunto nuovi strumenti alla nostra “cassetta degli attrezzi” dell’umanista digitale.

Dopo una breve ripresa del concetto di metadato e della sue applicazioni, indispensabili per l’identificazione, il riordino e la condivisione dei documenti, la nostra attenzione si è focalizzata sull’aspetto della condivisibilità, ovvero la possibilità, grazie a questi strumenti, di organizzare un lavoro di ricerca in maniera collaborativa.

In questo terzo appuntamento del L.U.Di.Ca. 2021 abbiamo aggiunto nuovi strumenti alla nostra “cassetta degli attrezzi” dell’umanista digitale. Dopo una breve ripresa del concetto di metadato e della sue applicazioni, indispensabili per l’identificazione, il riordino e la condivisione dei documenti, la nostra attenzione si è focalizzata proprio sull’aspetto della condivisibilità, ovvero la possibilità, grazie a questi strumenti, di organizzare un lavoro di ricerca in maniera collaborativa. Il software Zotero, per la raccolta, l’organizzazione e la citazione delle fonti, può essere infatti facilmente utilizzato anche per la costruzione di biblioteche collaborative, nel pieno spirito dell’open source; consentire cioè, anche a persone dislocate in spazi diversi, di lavorare insieme alla costruzione in condivisione di progetti realmente sostenibili e interdisciplinari. Abbiamo poi fatto la conoscenza di Tropy, applicazione che ci permette la trascrizione digitale e la metadatazione di documenti fisici, ma soprattutto di Omeka, software open source on line per la descrizione degli oggetti digitali, particolarmente adatto per affrontare i percorsi didattici del Laboratorio. Quest’anno utilizzeremo Omeka S, il content management system con il quale daremo vita al portale LU.Di.Ca 2021 nel rispetto degli standard di descrizione, creando delle vere e proprie collezioni di beni culturali digitali collocate in maniera puntuale e coerente e interconnesse con altre numerose risorse on line. Post a cura di Giacomo Carmagnini (grafica) e Daniela Cocco (testo) #ludica #digitalhumanities @univca

Il software Zotero, per la raccolta, l’organizzazione e la citazione delle fonti, può essere infatti facilmente utilizzato anche per la costruzione di biblioteche collaborative, nel pieno spirito dell’open source; consentire cioè, anche a persone dislocate in spazi diversi, di lavorare insieme alla costruzione di progetti realmente sostenibili e interdisciplinari.

Abbiamo poi fatto la conoscenza di Tropy, applicazione che ci permette la trascrizione digitale e la metadatazione di documenti, ma soprattutto di Omeka-S, software open source per la descrizione degli oggetti digitali, particolarmente adatto per affrontare i percorsi didattici del Laboratorio.

Quest’anno utilizzeremo Omeka S, il content management system con cui costruiremo un piccolo portale LU.Di.Ca con i nostri elaborati, nel rispetto degli standard di descrizione, creando delle vere e proprie collezioni di beni culturali digitali collocate in maniera puntuale e coerente e interconnesse con altre numerose risorse on line.

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