Al campo estivo 2023

Di Beatrice Schivo

Ci siamo: un nuovo campo estivo del LUDiCa ha finalmente preso il via.

Quest’anno a ospitarci è la cittadina sulcitana di Sant’Antioco, della quale cercheremo di approfondire il rapporto col mare in età moderna e contemporanea usando le metodologie dell’umanistica digitale e della storia pubblica.

La prima è stata una giornata di assestamento, durante la quale abbiamo preso le misure e capito il da farsi. Abbiamo organizzato la nostra base operativa al Monte Granatico e abbiamo scelto gli oggetti su cui ciascuno di noi condurrà la propria ricerca durante questi giorni mettendo in pratica quanto appreso durante la bottega digitale.

E certamente non abbiamo perso tempo. Subito al lavoro!

Le prime ricerche si sono svolte nella Biblioteca Comunale, dove siamo stati accolti con professionalità e gentilezza. Abbiamo acquisito documentazione edita su torri, tonnare, peschiere e culti. Una fondamentale base di partenza!

Un’altra tappa è stato il MUMA, Museo del Mare. Lo splendido spazio espositivo, oltre a farci conoscere numerosi esempi di utensili da pesca e un’antica barca, è arricchito da video interviste ai pescatori dell’isola che raccontano il mestiere, le sue difficoltà e le sue peculiarità.

Il pomeriggio, dal taglio quasi interamente archivistico, si apre con il primo seminario di questo campo estivo, tenuto dal dottor Marco Massa, direttore dell’Archivio Storico Comunale di Sant’Antioco. Il dottor Massa ci ha illustrato, attraverso l’esempio di documenti scritti, cartografie e fotografie conservate nello stesso archivio, il rapporto del paese con il mare sotto diversi punti di vista: la pesca, i collegamenti stradali, i presidi militari antisbarco costruiti durante seconda guerra mondiale, poi rivelatisi inutili, o ancora i primi rapporti della cittadinanza con la “balneazione” in senso contemporaneo.

Approfittando della presenza e della disponibilità del dottor Massa, abbiamo deciso di azzardare noi stessi un primo scavo archivistico, alla ricerca di documentazione preziosa per lo studio degli “oggetti culturali” che trasformeremo in “digitali” durante questa settimana.

Alcuni di noi hanno poi fatto un primo sopralluogo a Cala Sapone in vista dello studio della tonnara che vi sorgeva.

La giornata di oggi si concluderà con due seminari serali, in cui i professori Giampaolo Salice e Marcello Schirru ci parleranno rispettivamente di culto dei santi e di opere pubbliche negli interventi “In nome del santo rubato. Antioco e le sue città tra migrazioni interne e diaspore mediterranee” e “Il sogno di diventare città. Architetture ed opere pubbliche a Sant’Antioco tra Otto e primo Novecento”.

Appuntamento stasera alle ore 22 in piazzetta Bruno Orrù.


Le fotografie sono di Beatrice Schivo.

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